Inaugurazioni romane

 

Il Requiem di Berlioz, i madrigali di Gesualdo, la musica assoluta di Morricone e un’operina di dall’Ongaro. Periodo di inaugurazioni per le istituzioni musicali romane. Nel giro di pochi giorni hanno preso il via le stagioni di Santa Cecilia, dell’Istituzione Universitaria dei Concerti e della Roma Sinfonietta.

 

Un Berlioz titanico

© Foto: Musacchio, Ianniello & Pasqualini

Continua a leggere

Il libertino impunito

 

La scena musicale romana sa proporre accostamenti raffinati: il Reate Festival mette in scena L’Empio punito di Alessandro Melani in quel meraviglioso gioiello del Teatro di Villa Torlonia. L’Opera di Roma allestisce il Don Giovanni di Mozart al Costanzi. Si tratta rispettivamente della prima e della più celebre versione musicale del mito del libertino ideato da Tirso de Molina. L’Ascoltatore ha visto gli spettacoli in due giorni di fila.

Continua a leggere

Una Cenerentola che non fa la scarpetta

Gioacchino Rossini rappresentò la prima di La Cenerentola al Teatro Valle di Roma il 25 gennaio del 1817, un anno dopo il burrascoso debutto (e seguente successo) de Il Barbiere di Sivigliaall’Argentina. Il libretto di Jacopo Ferretti è tratto dalla favola di Perrault e dal libretto che Charles-Guillaume Étienne scrisse per la Cendrillon di Nicolas Isouard del 1810. Rispetto alla favola comunemente conosciuta, l’opera rossiniana non prevede scarpetta e fuga di mezzanotte, fata e zucca trasformata in carrozza. Al Teatro dell’Opera di Roma si è vista una ripresa della versione secondo Emma Dante, con la direzione musicale di Stefano Montanari.

Continua a leggere

L’angelo di fuoco e l’angioletto della resurrezione

La musica propone accostamenti inattesi. In due giorni consecutivi mi ha parlato di angeli. Giovedì ho assistito a una replica di L’angelo di fuoco di Prokofiev al Teatro dell’Opera, venerdì ho ascoltato la “Resurrezione” di Mahler a Santa Cecilia. Nell’opera del compositore russo, le ali vengono portate da due danzatori di breakdance, uno bianco dorato e l’altro rosso; nella sinfonia dell’autore boemo-austriaco, un angioletto fa capolino nel Lied del quarto movimento. E in entrambi i casi si tratta di creature angeliche problematiche. Continua a leggere

Shostakovich e Beethoven a New York

Jaap van Zweden, New York Philharmonic (Gettyimages)

Finalmente la New York Philharmonic! In town per ragioni “familiari”, non mi sono privato del piacere di un concerto al Lincoln Center. Fine maggio non è un buon periodo per la musica nella Grande Mela: la stagione dell’opera al Met è finita e alla Carnegie Hall non è ancora cominciata la ministagione dell’orchestra dell’ente operistico. Per fortuna, non è ancora terminata la season della NY Phil, che propone gli ultimi concerti riuniti sotto il ciclo Music of Conscience, tutti affidati al Direttore musicale Jaap van Zweden. L’Ascoltatore ha assistito al primo.

Continua a leggere

Come si dice musica in russo?

 

Con l’Orchestra dell’Accademia in tournée tra Lussemburgo, Austria, Germania e Londra, il palco della Sala Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica è stato occupato dalla Filarmonica di San Pietroburgo, diretta da Yuri Temirkanov, un beniamino del pubblico romano. Il direttore russo è Direttore onorario dell’Orchestra di Santa Cecilia, e in Italia è di casa, essendo anche Direttore musicale del Regio di Parma. A Roma si è esibito alla testa del complesso di cui è Direttore a vita.

Continua a leggere

Compositori tra noi

Non è consueto incontrare i compositori all’esecuzione delle loro musiche. L’Ascoltatore è riuscito a vederne quattro in altrettanti concerti. Impresa non comune. Per la stagione sinfonica dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Ivan Fedele ha proposto la prima assoluta di una nuova commissione dell’istituzione romana. Ennio Morricone è stato premiato con la Medaglia d’Oro del Pontificato di Papa Francesco in Sant’Agnese in Agone. Una composizione per pianoforte di Aldo Brizzi era in programma alla Fondazione Scelsi. Infine, Matteo D’Amico ha tenuto a battesimo un suo quartetto d’archi per l’Istituzione Universitaria dei Concerti. Andiamo a ritroso.

Continua a leggere

Il grande Ludovico van

Sempre Beethoven. Il più classico dei classici. Una delle grandi vette della storia della musica. Fonte inesauribile di emozioni per chi lo esegue e per chi lo ascolta. L’Ascoltatore dilettante lo ha ascoltato come compositore di musica per pianoforte e di musica sinfonica. Questi i resoconti di due concerti che non si potevano né dovevano perdere.

Continua a leggere

Le 120 giornate di Rigoletto

Francesco De Gregori cantava che «I cavalli a Salò sono morti di noia». Non si annoiano invece gli spettatori del Rigoletto che ha inaugurato la stagione del Teatro dell’Opera di Roma, che ai tempi della Repubblica Sociale Italiana è ambientato. Va di moda il nero nella lirica, come conferma l’Attila che ha aperto alla Scala. Come nei film gli anni ’70, nell’opera il nazismo e il fascismo si prestano a risolvere in modo efficace la messa in scena: danno quel tocco di lugubre e oppressivo che non guasta in una tragedia.

Continua a leggere