Francesco De Gregori cantava che «I cavalli a Salò sono morti di noia». Non si annoiano invece gli spettatori del Rigoletto che ha inaugurato la stagione del Teatro dell’Opera di Roma, che ai tempi della Repubblica Sociale Italiana è ambientato. Va di moda il nero nella lirica, come conferma l’Attila che ha aperto alla Scala. Come nei film gli anni ’70, nell’opera il nazismo e il fascismo si prestano a risolvere in modo efficace la messa in scena: danno quel tocco di lugubre e oppressivo che non guasta in una tragedia.